Garmin certifica il percorso del TOR330

Agosto 23, 2023

REDAZIONE


Intervista al tracciatore ufficiale Carlos Garcia Prieto

Carlos Garcia Prieto, uno dei nomi più noti a livello mondiale nell’individuazione di tracciati e gestione di ultramaratone, dalle Alpi europee fino a deserti della Mongolia e della Namibia, in estate ha coordinato il team di atleti dell’ASD Courma Trailers che si sono occupati di registrare con la strumentazione di Garmin i percorsi del TOR330 – Tor des Géants, del TOR130 – Tot dret e del TOR30 – Passage au Malatrà.

Già direttore tecnico di oltre 80 gare, tutte su distanze dai 100 km ai 250 km, nei luoghi più impervi ed estremi della terra, “Carlos UltraRun” ha affrontato quindi una delle prove più ardue della sua carriera.

© 2023 TORX | Photo: Roberto Roux | Zzam! Agency

Come hai organizzato il lavoro? Quante persone hanno collaborato e in che modo? 

Una gara come il Tor è molto dura e quando Garmin mi ha proposto il progetto, nonostante fossi in buona condizione, ho pensato come organizzare una traccitura di questa dimensione, che avrebbe richiesto uno sforzo più alto della media.


Abbiamo coinvolto un team di 10 tracciatori, preparati e formati, che potessero garantire un’ottima conoscenza dei dispositivi GPS.


Quanto tempo è stato necessario per tracciare tutto il percorso?

Alla fine, anche dividendo il percorso in 5 sezioni e con il prezioso aiuto dei VDATrailers che si sono lanciati in questa sfida, ci sono volute circa tre settimane per completare la registrazione di tutti i percorsi. Considerate che le operazioni di tracciamento non potevano partire prima di Luglio in quando su alcuni passaggi, nel mese di giugno, è ancora presente della neve.

© 2023 TORX | CARLOS GARCIA PRIETO

Che strumentazione hai utilizzato?

Garmin fornito tutta la strumentazione necessaria per questo lavoro epico. La dotazione dei tracciatori era composta dal GPSMAP67 come GPS master e ETREX SE come backup.

La tecnologia GPS si è notevolmente evoluta: per esempio, noi la definiamo ancora cosi, sebbene i prodotti appena citati siano in grado di ricevere altre costellazioni di satelliti oltre al Global Position System. L'idea originale del progetto è sempre stata quella di registrare un track ad alta frequenza di campionamento e sebbene tecnicamente sia possibile registrare una distanza più breve, secondo l'ITRA (International Trail Running Association) una pista ad alta densità deve contenere dei sample di 10 metri , per garantire una precisione sufficiente con una traccia gestibile.

Dopo aver registrato ogni sezione, ogni squadra mi ha inviato la traccia e io ho caricato tutte le informazioni in BaseCamp, il software di gestione cartografica di Garmin con cui sono riuscito a mettere insieme le sezioni e ripulire la traccia finale.


A quali difficoltà sei andato incontro nel tracciare i tre percorsi?

Il TOR330 percorre principalmente l'Alta Via n°1 e l'Alta via n°2, quindi i tracciatori hanno dovuto fare molta attenzione a seguire il percorso corretto, poiché la traccia finale doveva essere precisa. D'altra parte, trattandosi di una strada di alta montagna, abbiamo dovuto stare molto attenti alle condizioni meteo e del terreno. Il grande vantaggio è che avevano la migliore tecnologia Garmin anche in caso di emergenza.

© 2023 TORX | Photo: Roberto Roux | Zzam! Agency

Che emozioni hai provato nel percorrere i sentieri delle alte vie valdostane, diventate ormai dei luoghi iconici del trail running mondiale?

Anche se qualche tempo fa avevo già qualche esperienza sui sentieri della Valle d'Aosta, come la Val Veny o la famosa Val Ferret, non avevo mai percorso l'Alta Via e la bellezza dei paesaggi mi ha colpito. Molto eccitante.


Volevo superare ogni valico solo per vedere il paesaggio con cui la Valle d'Aosta mi avrebbe sorpreso


Come possono essere utilizzate, dagli atleti, le nuove tracce?

L'evoluzione della tecnologia GPS di cui ho parlato prima ha raggiunto anche gli strumenti portatili ed è sempre più facile caricare una traccia su Fenix, Enduro o un prodotto portatile e seguirla in gara. Consigliamo di utilizzare le singolo porzioni che abbiamo diviso tra le basi vita per rendere più snella la memoria dei dispositivi.

Basta caricare le tracce da Garmin Connect o Connect Mobile e quindi sincronizzare con lo strumento e il gioco è fatto.

Che consigli ti senti di poter dare, dopo questa esperienza, a chi si allena per concludere in primis il Tor des Géants, ma anche il Tot Dret e il Passage au Malatrà?

Il TOR330 è un'esperienza brutale in distanza ma va fuori scala in dislivello positivo quindi secondo me chi vuole affrontare una gara epica come questa dovrebbe sottoporsi ad un allenamento rigoroso sotto la supervisione di un professionista che includa molta forza e anche allenamento del cervello. Per il resto penso che bisogna divertirsi anche con la sofferenza e ce ne sarà tanta nelle tante ore di gara, ma tagliare il traguardo sarà qualcosa di indimenticabile.

Il TOR130 o anche il TOR30 sono ancora versioni più belle dello stesso paesaggio e per coloro che non possono o non vogliono affrontare la bestia possono essere ottime opzioni.



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