Recuperare le forze dopo un trail nella Criocamera: intervista al Dott. Stefano Veglio
In Valle d’Aosta, terra di corsa in montagna e patria del TOR330 – Tor des Géants, la vera novità nel panorama del benessere e della cura del corpo si chiama Criocamera.
A proporla, nel suo studio di Saint-Christophe, a due passi da Aosta, è il Dott. Stefano Veglio, specialista in Dermatologia e Venereologia Medicina Estetica.
Lo abbiamo incontrato per approfondire il trattamento.
Dottor Veglio, di cosa si tratta esattamente?
Si tratta di una camera in cui il paziente soggiorna per un periodo molto breve, dai due ai cinque minuti al massimo, a una temperatura di -85°. Ci si entra con coperture adeguate per la testa, le mani e i piedi ed indossando una mascherina per evitare di respirare l’aria molto fredda. Subito dopo si recupera la temperatura su un lettino caldo ad acqua dotato di cromoterapia.
Quali benefici può dare a chi pratica uno sport così faticoso ed esigente come il trail running?
I benefici sono immediati: diminuzione netta del dolore muscolare, recupero dallo sforzo, miglioramento di dolori tendinei ed articolari, il tutto accompagnato ad un forte senso di benessere. Si tratta di un genere di terapia usata da tempo in tutti i maggiori centri di medicina dello sport.
Ha già trattato atleti che hanno corso il TOR330 Tor des Géants o il TOR450 Tor des Glaciers?
Assolutamente sì e devo dire che ho ricevuto feedback entusiastici sui risultati e sul senso di benessere ottenuto.
In che modo questo trattamento può essere utile anche in fase di preparazione delle gare?
Porta sicuramente un recupero più rapido lenendo traumi muscolari o stati di affaticamento e consentendo di conseguenza di ottenere un percorso di training molto più performante. È inoltre fondamentale per ridurre al minimo eventuali momenti di stop nel percorso di allenamento che possono verificarsi per traumi o sovraccarichi. Un vantaggio poi da non sottovalutare è quello di poter ridurre drasticamente il consumo di farmaci antinfiammatori o antidolorifici con tutto vantaggio per la nostra salute.
Quali patologie preesistenti può curare?
Viene considerato molto utile per alcune patologie dermatologiche come psoriasi e prurito cronico; accelera di molto il metabolismo basale e pertanto è utilizzato per incentivare il consumo calorico in persone che non riescono a fare sport o movimento: una seduta di due minuti porta un consumo calorico aggiuntivo nella giornata di circa 400 kcal, tutte generate dal metabolismo basale che aumenta, rigenerando il flusso sanguigno nei tessuti.
Esiste poi una letteratura scientifica che lo pone come uno dei trattamenti importanti per chi soffre di fibromialgia.
In Estetica è fondamentale per ridurre la cellulite e gli accumuli di grasso rassodando i tessuti.
Il benessere che ne deriva dà anche un netto miglioramento del tono dell’umore migliorando tra l’altro il riposo notturno.
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Ci sono rischi per la salute?
Si tratta di un trattamento molto sicuro e con rischi assolutamente minimali, ma bisogna escludere pazienti cardiopatici, con dispositivi elettrici interni come pacemaker, persone con protesi metalliche o che patiscano particolarmente problematiche legate al freddo.
Quali sono i protocolli di trattamento?
Esiste ampia libertà di organizzarsi un percorso a seconda delle proprie esigenze o della problematica da trattare. Consiglio in ogni caso una decina di sedute 2 o 3 volte la settimana soprattutto per le persone che devono trattare patologie legate al dolore o che desiderino avere un’azione di accelerazione sul metabolismo. È comunque vantaggioso anche effettuare una seduta ogni tanto per trovare benessere e carica psicofisica.
Cosa ha spinto un dermatologo conosciuto come lei a creare anche questo tipo di servizio?
La mia passione per i trattamenti innovativi e per le nuove tecnologie mi ha portato ad approfondire i vantaggi della crioterapia sistemica. Occupandomi da sempre di trattamenti estetici per il corpo, poter disporre di uno strumento che accelera il consumo calorico donando benessere senza effetti collaterali è stato sicuramente un incentivo fondamentale a proporre questa terapia anche per la Valle d’Aosta.
Quali saranno le caratteristiche e le finalità del nuovo centro di Saint-Christophe?
L’obiettivo è quello di creare un centro innovativo che si occupi di medicina del benessere: ormai è chiaro che lo stare bene dipende dalla presa in carico globale del paziente, con un vero approccio olistico che curi la malattia e allo stesso tempo prenda a cuore il benessere psicofisico di ogni persona.
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